domenica 11 maggio 2014

# 58

Ti ho dato tutta me stessa. Ti ho regalato il mio cuore, i miei giorni, i miei pensieri, il mio corpo.
Ti ho donato quello che avevo senza remore, perché mi fidavo di te.
E mi hai pugnalata. Infinite volte. Prima al corpo, con ferite non mortali.
Tagli sanguinanti che si sono rimarginati presto, lasciando le loro cicatrici.
Poi mi hai pugnalata dritta al cuore.
Tre volte.
Tre enormi squarci che ho tentato con tutta me stessa di rimarginare, ma non ce la faccio, non posso.
Continuano a sanguinare, a portarmi via ogni briciolo di forza.
Il mio amore si è prosciugato.
Sono diventata arida, il cuore di sabbia si è sgretolato.
Pensavo non potesse farmi male, avendo già l'anima infranta.
Forse questo è il dolore che si prova quando si è ricostruito pian piano qualcosa, custodendola come un tesoro prezioso, e la si vede nuovamente spezzarsi in due.

Ed ora mi sento completamente, irrimediabilmente  vuota.
Non ci sei più dentro di me, anche l'ultima goccia è scivolata via.

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